Le
fobie hanno una grande importanza, in quanto interessano 1\5 circa
della popolazione. Infatti una forma di fobia è presente
almeno una volta nella vita di una persona.
Il
termine fobia (dal greco φόβος, phóbos,
"panico, paura") indica un'irrazionale e
persistente paura
riguardante oggetti,
attività, animali o persone,
che può, nei casi più gravi, limitare l'autonomia del
soggetto, ma
non rappresenta un reale pericolo per
la persona.
Sono
state elencate oltre 500 fobie, alcune interessano quasi
esclusivamente un sesso, altre sono ugualmente diffuse nei due sessi.
La causa può essere un ricordo ancestrale di cui è rimasta una
traccia nel cervello o un’esperienza negativa amplificata fino ad
essere vissuta come una fobia.
“La
paura si differenzia dalla fobia in quanto è una reazione
fisiologica normale con valore adattativo, infatti è una risposta
difensiva con cui una persona risponde a situazioni o stimoli che
possono essere pericolosi. La fobia, invece, ha carattere di
irrazionalità e consiste in un’angoscia, in una paura
eccessiva di fronte all’anticipazione di situazioni avvertite dalla
persona come pericolose. Ad esempio una persona che ha la fobia verso
i mezzi pubblici può attivamente evitare di prenderli anche se
questo comporta il fatto che dovrà fare la strada a piedi. Quindi
le fobie portano a modificare il proprio stile di vita e il
soggetto riconoscendo che la paura è eccessiva è disposto a fare
notevoli sforzi pur di evitare ciò che la provoca.”
(Carlo
Alfredo Clerici-ricercatore universitario presso l’Università
degli Studi di Milano. Laura Veneroni-psicologa)
Le
fobie si suddividono in tre categorie
generiche:
-Fobie
specifiche, è una fobia nei confronti di qualcosa di specifico
come determinati animali o fenomeni naturali, ad esempio i tuoni.
Inoltre questa fobia può svilupparsi anche nei confronti di una
particolare situazione, ad esempio l’altitudine (che rende incapaci
anche solo di salire su una scala a pioli). La paura nelle fobie
specifiche è quella di venir ucciso o leso dal contatto con
l’oggetto che è causa della fobia. Il tasso di prevalenza di tali
disturbi si aggira intorno al 7% negli uomini e al 16% nelle donne.
Il contenuto di queste fobie varia da una cultura all’altra.
-Fobie
sociali, vengono indicate tutte quelle paure causate da un forte
senso di imbarazzo che può provocare in un individuo, la presenza di
altre persone. A causa di questa fobia, le persone che spesso ne
soffrono, non riescono ad usare i bagni pubblici, a sedersi in un
ristorante o al bar, luoghi dove sono presenti altre persone. Son
piuttosto comuni con un tasso di prevalenza nell’arco della vita
pari all’ 11% negli uomini e al 15% nelle donne. Il loro esordio è
spesso localizzato durante l’adolescenza e non è raro che queste
paure si manifestino anche fra i bambini.
-l’Agorafobia,
dal termine greco (agorà-piazza) è caratterizzata
dall’incontrollabile paura di uscire di casa, di rimanere da soli
(spesso in casa) e dalla paura di dover viaggiare per lunghe distanze
dovendo allontanarsi da casa. La persona che soffre di questo tipo di
fobia ha paura di essere colta all’improvviso da un attacco di
panico e di non avere nessuno nelle vicinanze che possa soccorrerla.
Le
fobie più comuni sono:
- Acatartofobia-paura dello sporco e della polvere
- Acrofobia-paura delle altezze
- Agorafobia-paura degli spazi aperti e affollati
- Aracnofobia-paura dei ragni
- Aviofobia-paura di volare
- Brontofobia-paura dei temporali
- Cinofobia-paura dei cani
- Claustrofobia-paura degli spazi chiusi
- Emofobia-paura del sangue, aghi e siringhe
- Misofobia-paura dei germi
- Ofidiofobia-paura dei serpenti
- Scotofobia o Nictofobia-paura del buio
Come curare le fobie