venerdì 26 dicembre 2014

2.PSICOLOGIA DEL LAVORO: TAYLOR E MAYO

LE RICERCHE DI TAYLOR
Come  risposta  ai problemi organizzativi  del  lavoro  troviamo l’opera di  Taylor;
 Questo autore aveva svolto vari lavori (manovale, caposquadra, ingegnere) e aveva osservato che il lavoro era   effettuato in modo irrazionale.
Voleva incrementare la produttività tramite:
· la scelta delle persone adatte ad ogni attività;
· l’uso di una procedura adatta, che dia i risultati migliori, anche se a prima vista può sembrare controproducente;
· l’addestramento adeguato del personale;
· un sistema di incentivi;
· la creazione di un organo centrale (ufficio di pianificazione);
· la cooperazione e la fiducia, cioè attenersi al proprio ruolo.
I risultati furono positivi:
· la produzione aumentò
· ci  fu una riduzione del personale
· la diminuzione dei costi
· gli stipendi più alti

 Le  Critiche a questo sistema organizzativo furono che   
· Veniva trascurato il punto di vista dell’operaio; la vita informale dell’azienda (i rapporti sociali, la vita interna degli operaie i momenti di riflessione tra loro);
· la cattiva applicazione del metodo da parte di qualcuno aveva prodotto  effetti indesiderati;
· si verificava l’aumento della disoccupazione;
· aumentava di molto l’usura fisica  e mentale  degli operai;
· si era creata una  visione meccanicistica della fabbrica e degli operai ( considerati  come  pezzi delle macchine)
· non erano prese in considerazione le motivazioni intrinseche (curiosità, sfide, realizzazione) dei lavoratori, puntando solo sugli incentivi in denaro;
· non sempre il lavoro è adatto a chi lo fa, anche se lo fa bene (rischi di danni)

LE RICERCHE DI E. MAYO
Sono ricerche sul rendimento alla “Western Electric”  nella  città americana  di Hawthorn;  
osservò  che contano di più gli aspetti soggettivi e la vita informale della fabbrica, mentre contano poco gli incentivi (gli operai mantengono un regime fissato da loro, indipendentemente  da  quanti  incentivi abbiano a disposizione).
Mayo definì questo risultato  l’ Effetto Hawthorn, cioè  gli operai aumentavano  la produttività indipendentemente  dai  cambiamenti introdotti  da  Mayo, sia  che  fossero  a loro  favore  o sfavore, in quanto  sapevano di essere  oggetto della  ricerca  e  sotto  osservazione.

Ci sono stati degli sviluppi  di questi  studi, definiti il filone delle relazioni umane:
· creare un clima favorevole con il “counseling”: si organizzano incontri con uno psicologo per sfogarsi e parlare
· i capi devono curare i rapporti umani e sensibilizzarli con gruppi esperienziali
· valore positivo di coesione e leader caldi e sensibili

CRITICHE AL FILONE DELLE RELAZIONI UMANE
· si crea una contrapposizione tra organizzazione e spontaneità: invece questi due  aspetti   si integrano; l’organizzazione può anche piacere a molte persone;
· è troppo concentrato sulla produttività, trascurando il piacere del lavoro;in seguito si studierà come migliorare la vita lavorativa;
· sono stati trascurati i fattori organizzativi, le mentalità diffuse, le strutture;
· visione meccanicistica: l’operaio è controllabile;
· schematismo della  formula : solo coesione e leader orientati alla relazione.