Il termine personalità deriva dal latino “persona” che era la
maschera indossata dagli attori durante la recita. Nell’antico
teatro greco e romano, infatti, gli attori recitavano sempre con una
maschera che cambiava secondo il sesso, l’età e lo stato d’animo
che doveva rappresentare: ad esempio, la maschera era bianca per i
personaggi femminili (impersonati però da uomini) e scura per quelli
maschili.
A differenza della maschera che si può mettere o togliere a
piacere, in psicologia il termine personalità implica qualcosa di
stabile e, più in particolare, ciò che caratterizza l’individuo;
vale a dire l’insieme dei modi con cui esso reagisce agli altri e
alla vita e i comportamenti che ne seguono. Nei rapporti quotidiani,
quando concludiamo che una persona è ottimista e ha il controllo
della situazione, pensiamo anche che continui ad avere quelle
caratteristiche in situazioni diverse e in momenti diversi della
vita. È proprio così?
Studi condotti per decenni sugli stessi individui dimostrano
che, in realtà, tantissimi comportamenti rimangono invariati:
chi è ottimista e ha il controllo della situazione nell’adolescenza,
sarà quindi tale e quale anche a 30 o 40 anni più tardi. Va
comunque ricordato che, accanto a questa tendenza a mantenerci
uguali, entrano in gioco anche gli avvenimenti e le situazioni che
incontriamo nel corso della vita e che possono provocare delle
modificazioni. In altre parole, la personalità è influenzata
sia da fattori interni sia da fattori ambientali; mentre i primi
hanno una forte tendenza alla stabilità, i secondi possono portare
dei cambiamenti.
Spiegazioni della personalità:
i nostri comportamenti sono tanto vari che non esistono due
individui con personalità uguali e gli psicologi tentano di
spiegarne i motivi con le teorie della personalità. Nello svolgere
questo compito, alcuni studiosi danno più peso ai fattori biologici,
altri a quelli psicologici ed ambientali.
Possiamo quindi distinguere varie teorie:
1)Indirizzo Costituzionalista (che ritiene fondamentale il fattore
biologico-costituzionale);
2)Indirizzo Interazionista;
3)La teoria dei tratti;
4) L’indirizzo psicodinamico di Sigmund Freud, che considera
maggiormente il fattore psicologico-ambientale.