A
ciascun modello psicopatologico corrisponde un diverso orientamento
nella psicoterapia.
Scopo
del TRATTAMENTO PSICOANALITICO è ristrutturare la personalità
portando l’individuo a prendere coscienza dei propri conflitti
interiori e a dominarli razionalmente.
Nel corso di una seduta il terapeuta cerca di individuare i conflitti
disturbanti e induce gradatamente il paziente a rendersene conto e a
riorganizzarsi di conseguenza. L’interpretazione
è in sostanza l’arma principale dell’analisi, che nella sua
forma freudiana classica, si avvale della tecnica delle associazioni
libere,
dell’interpretazione
dei sogni,
dell’analisi
del transfert
(il trasferimento al rapporto col terapeuta di modelli relazionali
del passato) e dell’analisi
delle resistenze al trattamento.
La TERAPIA COMPORTAMENTALE mira a far scomparire o attenuare i sintomi modificando i comportamenti. Ha sviluppato varie tecniche come la desensibilizzazione sistematica e l’inondazione. Si tratta di due tecniche opposte: nella prima si cerca di avvicinare il soggetto a piccoli passi alla situazione che crea disturbo, nel secondo invece il soggetto viene portato direttamente nella situazione in modo che vinca le resistenze.
Con le TERAPIE UMANISTICO-ESISTENZIALI ci si preoccupa di liberare il potenziale umano instaurando un rapporto di stima e accettazione con il cliente affinché egli accetti e riscopra se stesso.
La TERAPIA COGNITIVA consiste nella ristrutturazione dei processi cognitivi e della conoscenza relativi alla malattia.
Infine la TERAPIA DELLA FAMIGLIA cerca di modificare le strutture e il modo di interagire della famiglia. Una delle tecniche utilizzate è il contro paradosso; invece di reprimere la reazione del soggetto patologico si prescrivere il sintomo.