mercoledì 28 dicembre 2011

2.Le Ragioni Del Comportamento Umano. Le interazioni sociali


 Quando due persone agiscono una in presenza dell'altra e si influenzano reciprocamente, si ha un concatenamento tra l'agire dell'uno e l'altro. 
L'agire si manifesta tramite comportamenti e azioni.

 

  • I comportamenti sono automatici (come starnutire o tossire).
  • Le azioni sono intenzionali come chiedere o salutare che ricadono nelle azioni sociali, mentre le azioni private possono essere mangiare, ascoltare musica, dormire ecc...

     

Quello che facciamo è un misto tra comportamenti, azioni sociali e private.

Si agisce con una persona o faccia a faccia oppure l'altro non è lì, ma si muove nella stessa scena psicologica e sociale.
L'influenza reciproca è di diversi tipi:
  • Bidirezionale ovvero A condiziona il comportamento di B
  • Con latenza variabile ovvero c’è un tempo tra un'azione e i suoi effetti; forse le cose vengono elaborate e maturano le decisioni
  • La natura simbolica dell'azione, ovvero ciò che uno fa dipende da come vede nella sua mente le cose che l'altro fa.

Il concatenamento si ha con:
 L'esposizione all'attenzione 
 ( prendere atto dell'azione dell'altro non potendo replicare quindi non c'è una risposta);
con la prevenzione ( agire per anticipare la reazione prevista dell'altro quindi non c'è un azione) di conseguenza si produce una modifica nella mente dell'altro che probabilmente lo tratterà diversamente; azione e risposta.

Differenza tra relazione e interazione

    • La relazione è il luogo dove si verificano le interazioni.
    • La relazione è fatta di più interazioni, ce ne sono state e ce ne saranno (probabilmente).
    • Si può entrare in un interazione senza relazione ( ad esempio con un centralinista della telecom).
    • Le relazioni possono avere molte o poche interazioni.
    • Ci possono essere contatti senza interazioni ovvero”A” ha un effetto su “B”, senza ritorno di “B” su “A” (Soldato in guerra che uccide.).

Come isolare un episodio di interazione?
Come distinguerlo da un altro successivo?

Tenendo conto di alcuni elementi (tutti insieme ogni volta)
  1. La situazione (luogo e tempo dei fatti)
  2. I partecipanti (le persone che interagiscono)
  3. La scena (elementi psicologici alla base di quanto accade)
  4. I centri di attenzione (punti o argomenti su cui si focalizza l'attenzione)

Se cambia uno di essi siamo passati ad un altro episodio di interazione


Contenuto e qualità dell'interazione

Il contenuto dell'interazione (cosa stanno facendo? Parlano, mangiano discutono)
La qualità dell'interazione (come interagiscono? Gentili, distaccati, arrabbiati..)
La qualità dipende da:
  1. Uno dei partecipanti che influisce in modo determinante sul contenuto;
2.ci sono modi prescritti dalla situazione: serietà ad un funerale, felicità ad una festa.
3.E' la relazione abituale tra le persone che lo determinano

Adattarsi alle situazioni vuol dire avere "flessibilità" interattiva.

 Come si sviluppa un'interazione
Cosa la fa evolvere in un senso o in un altro?
 Cosa la porta a quella conclusione? 
  1. L'influenza di un partner più influente.
  2. Relazione interpersonale in cui si inserisce l'interazione, la relazione di base.
  3. Le regole sociali apprese, tipiche del proprio gruppo ( l'insieme delle regole per ogni interazione costituisce un copione su come ci si deve comportare).
  4. Pressioni esterne (mal di testa, fretta, traffico).
  5. Lo sviluppo interno: ogni evento influenza quello successivo.
E' quindi impossibile stabilire come si evolverà un interazione basandoci semplicemente sulle condizioni di partenza.