lunedì 26 dicembre 2011

4.LA MEMORIA

Uno studioso di nome Ebbinghaus si occupò, nella seconda metà dell'ottocento, di studiare la memoria con metodi rigorosi usando:

-Materiale omogeneo, ovvero sillabe senza senso, formate da tre lettere; tipo wrt, ctv.
-Regole ben precise, leggendo 150 battute al minuto.
-Il soggetto sperimentale era se stesso,( il che è un punto discutibile, in quanto uno sperimentatore per essere obiettivo deve sperimentare su altri soggetti).
-Imparava una lista di parole, a distanza di tempo la imparava di nuovo.

Scoprì che il tempo della seconda seduta era minore, scoprì cioè il riapprendimento, cioè ci vuole meno tempo per imparare qualcosa studiato precedentemente.

Utilizzando questi metodi, fece altre scoperte:
-Il superapprendimento: più ripeteva una lista, maggiore era la memorizzazione a 24 ore.
Però si arrivava ad un punto ripetere ulteriormente era inutile, in quanto non si memorizzava più.
-La curva dell'oblio: la memoria calava rapidamente, ma col tempo il decadimento si riduceva, qualche cosa rimaneva comunque.
-L'apprendimento massivo e distribuito: L'apprendimento massivo è meno efficace di quello distribuito nel tempo.
-L'effetto seriale: si ricorda meglio l'inizio e la fine di una lista.


I COMPITI DELLA MEMORIA

Come premessa è opportuno dire che non tutta l'informazione viene immagazzinata nel cervello, in quanto esso opera una scelta, solo una parte viene elaborata.
Pertanto, i compiti della memoria sono:

-Riapprendimento: Si impara più facilmente il materiale già conosciuto.
-Rievocazione: Consiste nel richiamare del materiale che è già in memoria.
-Riconoscimento: Si identifica del materiale distinguendolo da altro simile. Come quando riconosciamo un amico in una folla di persone.
-Reintegrazione: Consiste nel ricostruire un ricordo partendo da indizi parziali.

Sul funzionamento della memoria, sono state formulate più che altro delle supposizioni; si cerca di trovare conferma a queste ipotesi tramite simulazioni al computer.


IL RICORDO

Il ricordo è un'informazione memorizzata che può essere richiamata dopo tempo.

I seguenti sono i fattori che ne inluenzano la formazione:

-Ripetizione: Consiste nel ripetere un'informazione. E' efficace solo fino ad un certo punto.
-Catalogazione: L'informazione è collocata in una categoria( grafica, grammaticale, di suoni);
ci si basa sul significato; ci può essere anche una catalogazione riferita a sè (al nostro vissuto, ai nostri interessi). Questi ultimi due sono procedimenti molto tenaci, e spesso automatici.
-Organizzazione: Consiste nel cercare di dare un senso, di raggruppare per criteri o con un'immagine.
-Elaborazione: Consiste nel considerare il materiale da più punti di vista; leggendo più testi sull'argomento.
-Ridondanza: Si ripete l'informazione in modo chiaro, più volte, in quanto aiuta chi ci ascolta a ricordare.
-Senso: Dare un senso aiuta perché è difficile ricordare cose assurde o difficili da capire.
-Intenzione: Conta solo se spinge ad attivare delle strategie per ricordare.
-Attivazione emotiva: Si ricordano meglio le cose che ci colpiscono emotivamente.

-Conoscenza pregressa: Un ricordo si fissa meglio se lo si collega a quanto già sappiamo.



L'OBLIO

L'Oblio è la perdita dell'informazione memorizzata.

In che cosa consiste?

-I ricordi poco formati: Non sono entrati bene in funzione i fattori del ricordo.
-L'interferenza: Delle memorizzazioni precedenti o successive bloccano il ricordo, soprattutto se simili ci confondono, creano errori.
-Il sonno aiuta? Esiste lo Sleep effect, ovvero ci ricordiamo meglio quello che si studia di sera, in quanto non abbiamo durante il sonno altro materiale da elaborare che potrebbe produrre interferenza.
-I tipi di contenuto: odori e sapori sono molto tenaci, come certe abilità motorie, come nuotare, andare in bicicletta.
-La rimozione di Freud: Allontaniamo dalla coscienza i ricordi spiacevoli? E' una teoria discutibile in quanto spesso, i ricordi spiacevoli sono difficili da dimenticare.


I TIPI DI MEMORIA


1. Memoria sensoriale: E' un prolungamento della percezione. Oltre la stimolazione- 0,25 secondi, permette il movimento apparente di immagini televisive o del cinema; è utile per la lettura, che prende il nome di memoria iconica, mentre quella ecoica prolunga il suono come un' eco.

2. Memoria a breve termine: E' breve, in quanto dura circa trenta secondi. Ha capacità limitate, ovvero si ricordano sette pezzi circa. E' facile accedervi e serve la ripetizione per conservare un ricordo.

3. Memoria a lungo termine: Ha una lunga conservazione, forse per sempre. E' composta da due parti: dichiarativa e procedurale: La dichiarativa è composta dalla memoria semantica che riguarda i fatti e le conoscenza sul mondo, e dalla memoria episodica che riguarda invece gli avvenimenti della nostra vita. La procedurale consiste nel ricordarsi come si fa un'azione.



L'AMNESIA

Nell'amnesia il ricordo è abolito.

- Elettiva: riguarda fatti speciali.
- Globale: riguarda interi periodi.
- Di fissazione: non si riesce a formare il ricordo.
- Di evocazione: non si riesce a richiamare.