giovedì 29 dicembre 2011

6.Le Ragioni Del Comportamento Umano. Le Relazioni del Bambino

LE RELAZIONI DEL BAMBINO

Le prime relazioni sono asimettriche: tra il bambino e l’adulto, specialmente con la madre. Le relazioni tendono ad aumentare con la scuola, la vita e la vita extrascolastica. Le relazioni con i coetanei iniziano dal primo anno. Tra i 15 e i 16 mesi il bimbo attraversa un periodo critico: è timido con i coetanei.

            

ATTACCAMENTO:Il bambino è in posizione di dipendenza, c’è forte carica affettiva. Si hanno i primi legami a 6 e 7 mesi.
  1. Più attaccamenti: madre, padre, fratelli, zii..
    dipende dal contesto, con la madre il più significativo.
  2. Gerarchia degli attaccamenti: uno conta più dell’altro.
  3. La persona a cui è attaccato tranquillizza il bambino, è cercata per consolarsi; l’allontanamento produce sofferenza.
  4. Acquisito l’attaccamento è capace di distacco: esplora l’ambiente, ma a portata di vista.
  5. Attaccamento simbolico: il bambino si può allontanare dalla vista dell’adulto, avendone interiorizzato la figura.
  6. I legami di attaccamento permangono nel tempo, anche grazie alle esperienze nel corso della vita.
Significato dell’attaccamento:
-Funzione di protezione del bambino indifeso e incapace di muoversi;
-Protezione materiale e psicologica;
-Protezione dell’adulto;
-Formare attaccamenti saldi sviluppa bene la personalità.

COME SI FORMA L’ATTACCAMENTO? SI LEGA A CHI SODDISFA I SUOI BISOGNI?
  1. Ha origini biologiche, si forma in un periodo sensibile (6 mesi) attraverso un processo di imprinting che è costruito da interazioni ben coordinate.
  2. Molto importante per l’adulto la sensibilità di coordinarsi correttamente e la disponibilità a farlo.
  3. Anche il bambino con il suo carattere influisce stimolando più o meno sensibilità e disponibilità.
Fattori influenti:
  1. Carattere dei genitori;              
  2. Temperamento del bambino;
  3. Handicap del bimbo;
  4. Contesto sociale: come ad esempio una famiglia numerosa, genera meno attaccamento;
  5. Clima relazionale: quantità delle relazioni;
  6. Tempo e frequenza dei contatti;
  7. Maltrattamenti;
  8. Separazioni.
I LEGAMI

-Legami fraterni:
Sono molto importanti, il fratello può essere un partner di attaccamento. La famiglia spinge al legame.
Ambivalenza: lottano, ma sono pronti ad allearsi. Lottano per le cure e le attenzioni dei genitori.
Ambiguità: Il più grande è ammirato, lo domina ma non vuole essere o sentirsi adulto come lui, il
più piccolo si sente il partner non adulto.
-Le amicizie:
Le amicizie cominciano a formarsi dopo il terzo anno di vita a scuola; inizialmente sono poche, nella preadolescenza di diventa più selettivi, poche amicizie.
Il concetto di amicizia si evolve: inizialmente si bada alla gentilezza e alla realtà, poi ci si basa sulla conoscenza approfondita dell’altro, è presente più intimità.
Nell’amicizia si costruisce la cooperazione e la fiducia con varie strategie: pugno guantato (poi abbandonata poiché troppo grossolana) ; comunicazione( accordarsi), stabilire in partenza la fiducia(si decide prima se ci si può fidare).




Lo sviluppo biologico della socialità è uguale in ogni società, ma il risultato è diverso perché i trattamenti e la considerazione del bambino vanno da cultura a cultura; ciò ha il fine di formare particolari personalità.