domenica 23 dicembre 2012

5.LA PSICOLOGIA SOCIALE: IL SE’ E LA SESSUALITA’


La sessualità è una componente molto importante del sé, in quanto interviene nel concetto stesso di sé, nell’autostima e nell’identità. Inoltre la sessualità influenza il comportamento della persona e i rapporti con gli altri, comprende i pensieri, le emozioni, gli affetti e le esperienze ed accompagna l’individuo nell’arco della sua vita (si trova la sessualità sia in età infantile che in età avanzata).
Ci sono vari aspetti che agiscono sul sé e sulla condizione psicologica. La vita sessuale può riguardare l’attraenza, le soddisfazioni con il partner, il matrimonio. Le concezioni sessuali comprendono invece le opinioni, gli atteggiamenti e i valori relativi al sesso. Infine, le differenze di sesso e genere, ovvero gli status e i ruoli culturali.
Nella sfera della sessualità rientrano la caratterizzazione sessuale e i tipi d’identità sessuale.
Con caratterizzazione sessuale intendiamo il progressivo adeguarsi al genere che si è scoperto di avere, cercando di somigliare, attraverso ai comportamenti, a quei ruoli e stereotipi diffusi nella propria cultura.
A 2/3 anni, il bambino cerca di adeguarsi al modo di fare prevalente scegliendo compagni di gioco dello stesso sesso, ma con maggiore libertà.
Verso i 5/6 anni, inizia invece il vero allineamento alle caratteristiche del genere, con una determinata rigidità.
È solo nell’adolescenza che si riconosce un’identità sessuale, caratterizzandosi sessualmente, sia negli aspetti sociali e psicologici sia in quelli che riteniamo unici e personali.
Con il termine orientamento sessuale si indica l'attrazione emozionale, romantica e/o sessuale di una persona verso individui dello stesso sesso, di sesso opposto o entrambi. Il termine può inoltre fare riferimento ad un senso d'identità sociale che la persona si crea sulla base di queste attrazioni, dei comportamenti che ne derivano e dell'appartenenza ad una comunità di persone che condividono il suo stesso orientamento sessuale.
È importante notare che l'orientamento sessuale è cosa distinta dal sesso biologico, dall'identità di genere e dal ruolo di genere; essi infatti definiscono, rispettivamente, il sesso genetico di una persona determinato dai cromosomi sessuali, il genere a cui sente di appartenere (ovvero se la persona identifica sé stessa come maschio o come femmina) e le norme sociali sul comportamento di uomini e donne relative ad una determinata cultura ed epoca

L’aspetto psicologico non legato all’orientamento sessuale è detto tipo d’identità sessuale. È possibile una varietà d’identità miste, che combinano tratti tipicamente maschili con tratti tipicamente femminili in diverse proporzioni. Sono stati individuati quattro tipi d’identità sessuali: maschile, femminile, indifferenziata e androgina. Quest’ultima, in cui ritroviamo le identità maschile e femminile mescolate, è molto diffusa nell’adolescenza, tant’è vero che è presente nel 20% degli adolescenti. Soprattutto nelle ragazze si rivela una soluzione vincente per studi e lavoro in quanto riescono ad ottenere un aspetto più “serio”. Quando l’identità sessuale non è coerente col proprio sesso, troviamo l’inversione sessuale. Ciò non vuol dire omosessualità, ma più semplicemente si ha un’identificazione col sesso opposto.