martedì 27 dicembre 2011

11.I Processi Cognitivi. IL LINGUAGGIO E LA COMUNICAZIONE

Nel mondo ci sono varie lingue parlate, come ad esempio l'italiano, lo spagnolo, l'inglese, ecc. Le lingua nascono e si evolvono e a volte scompaiono  come l'egizio o il greco antico.

Il linguaggio, invece, è la base comune e il fondamento di tutte le lingue parlate. Esso è unico ed è perenne, cioè non scomparirà mai.
LA STRUTTURA DEL LINGUAGGIO è gerarchica, 
i suoi elementi sono:
  • suoni  del parlato
  • parole 
  • frasi
  • frasi complesse
I suoni del parlato vengono studiati dalla fonologia e ogni lingua ne ha un numero caratteristico (es. italiano 30, inglese 40).

L'insieme dei suoni costituisce le parole, che sono studiate dalla morfologia e la loro unità base è il morfema.

L'unione di più parole forma le frasi, che vengono studiate dalla sintassi. Troviamo una struttura formale, basato sul piano della correttezza della frase, e una struttura profonda , basato sul significato della frase.

Le frasi possono essere concatenate tra loro con nessi logici, formando così delle frasi complesse, che costituiscono il periodo e poi il testo.



Il linguaggio serve per comunicare e possiede diverse funzioni:
- espressiva, cioè esprime stati interiori(stanchezza, fame..);  
- segnaletica, come gridare, chiamare e urlare;  
- cognitiva, significa raccontare fatti e fantasie; 
- argomentativa, cioè confrontare modi diversi di vedere;
- fàtica, mantenendo vivo il discorso;  
- poetica,che è una funzione di abbellimento e chiarezza;  
- testuale, che ci permette il controllo del discorso;
- metalinguistica, cioè parlare del linguaggio stesso.


USO DEL LINGUAGGIO

Quando parliamo con qualcuno, dobbiamo adeguare il discorso a seconda della persona a cui ci stiamo rivolgendo e capire le sue esigenze.
Durante l'attività linguistica bisogna seguire alcuni fattori essenziali: il contesto, le regole di conversazione, la chiave, il genere del discorso e il tipo di linguaggio.
Il contesto è formato dalla situazione, cioè il luogo e il tempo, la scena che si basa sulla situazione psicologica, gli scopi dei partecipanti e le presupposizioni, cioè cose date per scontate.
Invece, le regole di conversazione comportano un avvicendamento dei turni, un principio di cooperazione come sincerità, chiarezza o la giusta quantità di informazioni e infine un controllo efficace della conservazione.
La chiave è l'interpretazione di quanto viene detto, se in tono scherzoso, ironico e pietoso.
Il genere del discorso ci porta a vedere se il discorso è un racconto, una spiegazione, una barzelletta...
Infine, dobbiamo capire il tipo di linguaggio usato se un dialetto, una lingua colta o parlata, ma anche il tipo di registro, che può essere cortese, aggressivo o familiare.