Dagli 0 ai 6 anni i bambini si impadroniscono della lingua: riescono a gestirne con successo la struttura, i significati delle frasi e delle parole.
Suoni vegetativi: naturali come tossire e starnutire;
suoni riflessi: rispondono agli stimoli come i gridi e i gemiti;
suoni fonetici: sono suoni di tipo linguistico che esprimono sensazioni di piacere come risposta.
suoni riflessi: rispondono agli stimoli come i gridi e i gemiti;
suoni fonetici: sono suoni di tipo linguistico che esprimono sensazioni di piacere come risposta.
A 12-18 mesi abbiamo le OLOFRASI, parole con il significato di un’intera frase, i genitori comprendono dal contesto e dalla situazione cosa vuole il bambino.
Si raggiungono circa le 50 parole.
Le prime parole sono cose ritenute dal bambino importanti, cose concrete, oggetti che sta manipolando.
A 18-30 mesi posseggono 50 parole, il linguaggio è caratterizzato da frasi telegrafiche, combinazioni di parole senza connettivi. L’ordine della frase è giusto ma mancano dei pezzi, quindi si presta a varie interpretazioni.
A 2-6 anni si passa dalle frasi telegrafiche a discorsi: frasi più lunghe con un aumento di vocabolario, un accresciuta capacità cognitiva e un essenziale apprendimento delle regole grammaticali .
Al terzo anno si raggiungono le frasi complesse anche con forme interrogative (quando, perché….).
La comprensione del linguaggio per il bambino :
Si sviluppa prima dell’espressione del linguaggio, grazie ad una predisposizione biologica e ad una continua esposizione alla voce umana.
A 4 mesi o prima riconoscono i suoni linguistici, ma non sanno esprimerli; distinguono i suoni umani dall’ambiente.
A 6-12 mesi comprendono alcune parole e posseggono un vocabolario passivo.
A 12 mesi posseggono 50 parole passive che accrescono rapidamente e capiscono le domande attraverso il tono interrogativo con il quale ci si rivolge a loro.
Fino a 3 anni capiscono solo le domande polari e quelle che iniziano con dove, chi e che cosa.
Le prime frasi passive arrivano verso i 5 anni.