Se due persone interagiscono più volte e, se queste occasioni hanno un nesso, si genera un legame, una storia e una relazione interpersonale.
Ci sono relazioni poco importanti (ad esempio con il vicino di casa o con il panettiere) e quelle importanti (poche relazioni selezionate). Quest’ultime creano un legame interpersonale e le persone sono motivate a tenere in vita la relazione.
L’attaccamento è un particolare tipo di legame, in cui uno dei partner è in posizione di inferiorità ed è indipendente (madre-figlio). E’, inoltre, presente una partecipazione emotiva molto intensa.
-Da quali fattori stabiliamo l’esistenza di un legame?
- Sentirsi bene con il partner, la relazione dà stabilità emotiva;
- Desiderio di stare insieme;
- Disagio da separazione: gli adulti lo manifestano poco, i bambini soffrono moltissimo.
- Convincimento o autovalutazione dell’esistenza del legame.
-Perché ci sentiamo legati?
Ci sentiamo legati per motivi materiali o psicologici: infatti ci mantiene, ci dà sicurezza e ci fa tenerezza. Su questa base, i partner imparano a sentirsi legati e si condizionano a vicenda, parlando del legame. Le interazioni avute e le esperienze fatte incidono e rinforzano il legame.
LE DIADI
Le diadi sono i legami tra due persone. Esistono delle caratteristiche per riconoscerle:
- I partner riconoscono di far parte di un’unità;
- Hanno obiettivi comuni;
- Esistono regole sociali, imposte o proprie;
- Esistono ruoli;
- Investimento emotivo intenso.
Esistono due tipi di diadi: asimettriche, nelle quali uno è in posizione di superiorità, come tra genitore e figlio, oppure simmetriche, nelle quali i partners sono sullo stesso piano, come due amici. Molto spesso, però, si possono verificare in certi momenti relazioni di struttura opposta: padre e figlio possono conversare come amici per una volta al bar.
-Caratteristiche:
-Caratteristiche:
- Se uno viene meno, la diade finisce, perciò la relazione è a rischio.
- Tendenza ad agire per rafforzare il legame, sottolineare i motivi di accordo.
- Si possono generare forti tensioni interne ed esterne per conflitti tra partners.
- Difficile cooperare, cioè collaborare per obiettivi comuni, superando difficoltà esterne ed interne.
-Come costruire le cooperazioni?
- Costruire un rapporto di fiducia;
- Comunicare e interagire adeguatamente;
- Attuare strategie per provocare la cooperazione: pugno guantato, ci si mostra aggressivi facendo capire i rischi che corre se non coopera; tit for tat, se non coopera diventiamo competitivi, se smette torniamo cooperativi.
I GRUPPI SOCIALI
Bastano tre persone per fare un gruppo e presenta queste caratteristiche:
- Sono possibili coalizioni e sottogruppi;
- Schieramenti ed emarginazione;
- Chiamare come testimone o a sostegno il terzo: osservatore.
- Il numero massimo per un gruppo è circa 40 persone: oltre si genera una folla senza struttura e meccanismi da gruppo. -Aggregato: pluralità di persone senza relazione stabile. -Categoria: persone con le stesse caratteristiche: i belli, i ragionieri, gli operai.
TIPI DI GRUPPO
- PRIMARI: molto importanti (famiglia e gruppo dei pari): formazione della persona, senso di appartenenza, obiettivi esterni e interni;
- SECONDARI: si formano per raggiunger fini particolare;
- DI RIFERIMENTO: gruppi a cui ci si rifà nelle idee, scelte e condotta; In ogni gruppo c'è una leadership, cioè una guida che spinge il gruppo a conseguire i suoi obiettivi, favorisce la coesione e facilita i compiti.
LE SOCIETA’
Le società sono tutte diverse. Essa è il mondo più vasto che circonda le diadi e i gruppi, su cui influisce e ne subisce l’influsso.
Nella società gli individui sono in rapporto, ma non hanno tutti relazioni personali e interazioni dirette tra loro. Inoltre la società è strutturata gerarchicamente in strati e ognuno è collocato in uno di questi.
Nella società gli individui sono in rapporto, ma non hanno tutti relazioni personali e interazioni dirette tra loro. Inoltre la società è strutturata gerarchicamente in strati e ognuno è collocato in uno di questi.