RISPOSTE COMPORTAMENTALI:
1) Emissione spontanea di segnali non verbali che possiamo anche mascherare, esagerare o inibire. In alcune culture ci può essere una maggiore esternazione o inibizione: La reazione serve anche a regolare il funzionamento dell’organismo (riso o pianto) scaricando la tensione oppure suscitare una risposta protettiva (sguardo di minaccia).
2) Tendenze a fare determinate cose. Ad esempio la voglia di scappare. Sono molto forti e possono dominare la nostra attività.
3) Comportamenti specifici più vari per riportare la normalità.
ELABORAZIONE:
2) Tendenze a fare determinate cose. Ad esempio la voglia di scappare. Sono molto forti e possono dominare la nostra attività.
3) Comportamenti specifici più vari per riportare la normalità.
ELABORAZIONE:
Le emozioni vengono elaborate cognitivamente attraverso la valutazione di cosa ci sta capitando, l’evento scatenante, i nostri cambiamenti interiori e la situazione in cui ci troviamo.
Dopo la valutazione, facciamo una pianificazione per riprendere un adeguato controllo dell’ambiente.Mettiamo in atto i piani tenendo sotto controllo gli effetti.
_ Per abbandonare un’emozione sono necessarie spesso l’elaborazione e l’integrazione della stessa nel nostro vissuto. Possiamo farlo pensandoci ripetutamente o parlando con altri reali o immaginari.
Dopo la valutazione, facciamo una pianificazione per riprendere un adeguato controllo dell’ambiente.Mettiamo in atto i piani tenendo sotto controllo gli effetti.
_ Per abbandonare un’emozione sono necessarie spesso l’elaborazione e l’integrazione della stessa nel nostro vissuto. Possiamo farlo pensandoci ripetutamente o parlando con altri reali o immaginari.
La comune conoscenza delle emozioni si acquisisce a forza di immaginare cosa provano gli altri e con gli insegnamenti espliciti che si tramandano in ogni cultura.
Il controllo delle emozioni avviene per ragioni sociali o per regole sociali che vietano di provare certe emozioni. Inoltre si tendono a evitare emozioni spiacevoli e ricercare quelle piacevoli, magari facendo azioni o elaborazioni per provare certe emozioni più piacevoli; oppure attraverso il conforto sociale, dove sono gli altri a controllare le nostre emozioni.
Il controllo delle emozioni avviene per ragioni sociali o per regole sociali che vietano di provare certe emozioni. Inoltre si tendono a evitare emozioni spiacevoli e ricercare quelle piacevoli, magari facendo azioni o elaborazioni per provare certe emozioni più piacevoli; oppure attraverso il conforto sociale, dove sono gli altri a controllare le nostre emozioni.
COMUNICAZIONE DELLE EMOZIONI:
Può avvenire con reazioni espressive spontanee o intenzionalmente per precisi scopi. Possono anche essere simulate o raccontate.
EFFETTI DELLA COMUNICAZIONE DELLE EMOZIONI:
1) CONTAGIO EMOTIVO: L’emozione manifestata dall’emittente suscita un’emozione simile nel ricevente. Si tratta di un’imitazione automatica e involontaria. Si possono attivare emozioni complementari che facilitano l’instaurarsi di un rapporto sociale standard. ( tipo madre e figlio )
2) CONFORTO SOCIALE: Ci si sostiene psicologicamente e ci si aiuta a controllare emozioni. Un esempio può essere superare insieme un evento negativo.
3) PRESENTAZIONE DEL SE’: creare una certa immagine di sé nelle varie circostanze di vita per formare l’opinione che hanno gli altri di noi.
4) CONTROLLO SULLE RELAZIONI: esprimere o raccontare le proprie emozioni può rafforzare o incrinare i rapporti. ( ad esempio magari esprimere il piacere di stare con una certa persona, è un atto che rinforza le azioni compiute insieme, spingendo a ripeterle)
2) CONFORTO SOCIALE: Ci si sostiene psicologicamente e ci si aiuta a controllare emozioni. Un esempio può essere superare insieme un evento negativo.
3) PRESENTAZIONE DEL SE’: creare una certa immagine di sé nelle varie circostanze di vita per formare l’opinione che hanno gli altri di noi.
4) CONTROLLO SULLE RELAZIONI: esprimere o raccontare le proprie emozioni può rafforzare o incrinare i rapporti. ( ad esempio magari esprimere il piacere di stare con una certa persona, è un atto che rinforza le azioni compiute insieme, spingendo a ripeterle)
UTILITA’ DELLE EMOZIONI:
Le emozioni sono utili per rapportarsi con successo all’ambiente e fanno da supporto all’attività decisionale, ci aiutano a capire che cosa vogliamo e cosa non vogliamo spingendoci ad avviare comportamenti per riprendere il controllo.
Possono essere funzionali per assicurare la lealtà dei rapporti umani (senso di colpa), permettere il distacco da cose o persone care (tristezza), consentire di prepararci mentalmente a eventi sfavorevoli (preoccupazione) oppure legittimare la rottura di un rapporto e un fallimento (adirarsi).
Possono essere funzionali per assicurare la lealtà dei rapporti umani (senso di colpa), permettere il distacco da cose o persone care (tristezza), consentire di prepararci mentalmente a eventi sfavorevoli (preoccupazione) oppure legittimare la rottura di un rapporto e un fallimento (adirarsi).