La
sessualità
è una componente molto importante del sé, in quanto
interviene nel concetto stesso di sé, nell’autostima e
nell’identità. Inoltre la sessualità influenza il
comportamento della persona e i rapporti con gli altri, comprende i
pensieri, le emozioni, gli affetti e le esperienze ed accompagna
l’individuo nell’arco della sua vita (si trova la sessualità
sia in età infantile che in età avanzata).
Ci
sono vari aspetti che agiscono sul sé e sulla condizione
psicologica. La vita
sessuale può
riguardare l’attraenza, le soddisfazioni con il partner, il
matrimonio. Le concezioni
sessuali
comprendono invece le opinioni, gli atteggiamenti e i valori relativi
al sesso. Infine, le
differenze di sesso e genere,
ovvero gli status e i ruoli culturali.
Nella
sfera della sessualità rientrano la
caratterizzazione sessuale
e i tipi d’identità
sessuale.
Con
caratterizzazione sessuale intendiamo il progressivo adeguarsi al
genere che si è scoperto di avere, cercando di somigliare,
attraverso ai comportamenti, a quei ruoli e stereotipi diffusi nella
propria cultura.
A
2/3 anni, il bambino cerca di adeguarsi
al modo di fare prevalente
scegliendo compagni di gioco dello stesso sesso, ma con maggiore
libertà.
Verso
i 5/6 anni, inizia invece il
vero allineamento alle caratteristiche del genere,
con una determinata rigidità.
È
solo nell’adolescenza che si
riconosce un’identità sessuale,
caratterizzandosi sessualmente, sia negli aspetti sociali e
psicologici sia in quelli che riteniamo unici e personali.
Con il termine orientamento sessuale si indica l'attrazione emozionale, romantica e/o sessuale di una persona verso individui dello stesso sesso, di sesso opposto o entrambi. Il termine può inoltre fare riferimento ad un senso d'identità sociale che la persona si crea sulla base di queste attrazioni, dei comportamenti che ne derivano e dell'appartenenza ad una comunità di persone che condividono il suo stesso orientamento sessuale.
È importante notare che l'orientamento sessuale è cosa distinta dal sesso biologico, dall'identità di genere e dal ruolo di genere; essi infatti definiscono, rispettivamente, il sesso genetico di una persona determinato dai cromosomi sessuali, il genere a cui sente di appartenere (ovvero se la persona identifica sé stessa come maschio o come femmina) e le norme sociali sul comportamento di uomini e donne relative ad una determinata cultura ed epoca
L’aspetto
psicologico non legato all’orientamento sessuale è detto
tipo d’identità sessuale. È possibile una varietà
d’identità miste, che combinano tratti tipicamente maschili
con tratti tipicamente femminili in diverse proporzioni. Sono stati
individuati quattro tipi d’identità sessuali: maschile,
femminile,
indifferenziata e
androgina.
Quest’ultima, in cui ritroviamo le identità maschile e
femminile mescolate, è molto diffusa nell’adolescenza,
tant’è vero che è presente nel 20% degli adolescenti.
Soprattutto nelle ragazze si rivela una soluzione vincente per studi
e lavoro in quanto riescono ad ottenere un aspetto più
“serio”. Quando l’identità sessuale non è
coerente col proprio sesso, troviamo l’inversione
sessuale. Ciò non
vuol dire omosessualità, ma più semplicemente si ha
un’identificazione col sesso opposto.